IL TAPPETO MOBILE

di Lorenzo Parolin[L5/132]

 

Èno - Che diresti se qualcuno percorresse una via mobile nel verso sbagliato?
Pino - Direi che è un imbecille. Io alla fiera di Francoforte ci ho provato per scherzo ed ho avuto una sensazione di impotenza. Riuscivo lo stesso ad avanzare, ma lo spreco di energia era frustrante; al contrario, dal verso giusto si procedeva speditamente e si provava un senso come di onnipotenza.
Èno - Capisco; anch’io sono della tua stessa idea, tuttavia, dopo aver osservato tante persone ed aver fatto tante prove, devo concludere che il verso giusto nel quale percorrere la vita è quello rovescio.
Pino - Come sarebbe a dire?
Èno - Vedi, la vita assomiglia un po’ anch’essa ad un tappeto mobile, perciò capisco quelli che si lasciano trasportare pigramente, e ancor di più capisco quelli che sfruttano il suo movimento naturale sommandovi quello personale per fare più strada; ma l’idea che mi sono fatta è che quel tappeto muova verso la sede del Male , e che quello che a molti appare un affare sia solo una follia. Anch’io non volevo credere che il fluire naturale delle cose fosse ingannevole, anzi, per lungo tempo non ho nemmeno voluto prendere in considerazione l’eventualità di camminare in senso contrario; oggi, invece, ne sostengo l’utilità.
Pino - Vorresti forse dire che la maggior parte del mondo sta andando nel verso sbagliato?
Èno - Sì, mi duole dirlo, ma è proprio così.
Pino - E che cosa ti rende così sicuro che questa tua posizione, che a me suona come un’eresia, sia proprio la verità?
Èno – L’esperienza, amico! Quando uno abbia marciato controcorrente ed abbia intercettato molta più gioia rispetto a quando camminava secondo corrente, non ha più dubbi.


La felicità si incontra andando controcorrente .

 

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